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martedì 19 marzo 2013

Neomamme: tracce di narrazione

Sembra che alle altre mamme vada sempre tutto bene. Il loro figlio dorme, non piange, non ha le coliche...sono sempre bellissime, truccate, fresche come una rosa. E tu ti senti l'unica ad essere sconvolta, stanchissima, fai fatica a stare dietro alle cose, figurati a te stessa.
Ci si sente le uniche a provare quel che si prova


Mio marito... lui non si è nemmeno accorto che gli fosse nato il figlio....tutto come prima per lui.

Non so cosa siano questi nuovi padri. Mio marito, da quando è nato A., è regredito. Non fa più nulla in casa, ma proprio nulla. Quando torna dal lavoro si sdraia sul divano a guardare la Tv e noi sembriamo dargli fastidio.
La difficoltà del rapporto con il partner 


Ho fatto un bellissimo corso preparto presso un centro privato. Dopo il parto però mi sono sentita abbandonata. Avevo bisogno di un luogo dove confrontarmi sulle emozioni che mi si agitano dentro...

Da quando è nata mia figlia mi sento isolata. Ho scelto di fare la mamma a tempo pieno ma è dura. Gli amici lavorano, mio marito è fuori e io sempre con la piccola...
La solitudine  

Tutti hanno la loro da dire quando ti nasce un figlio... Pure il macellaio!
I consigli non richiesti


Stare qui mi ha permesso di capire che siamo tutte, come dici tu, mamme in cammino
Le scoperte


Devo essere madre, buona casalinga e geisha tutto insieme... Non ce la faccio.
La sensazione di non farcela più


Da quando è nato mio figlio mi sento insicura. Io...che prima ero la sicurezza in persona!
L'insicurezza e la fragilità


Mi arrabbio e mi spavento delle mie reazioni...
Emozioni che spaventano


Ho voglia di predermi del tempo per me e quando, miracolo, ce la faccio...mi sento in colpa.

Certe volte vorrei che tutto tornasse come prima. Niente figlio, solo io e F. E poi mi dico, come fai a pensare una cosa così, è così bello tuo figlio!
I sensi di colpa 


Ho un bimbo buonissimo, molte madri lo vorrebbero. io però sono stanca, soprattutto per le nottate in bianco: quando S. si sveglia alle cinque del mattino non riesco più a riaddormentarmi. Per recuperare un po' di sonno vado a letto prestissimo la sera, riesco a stento a cenare in compagnia di mio marito, per poi crollare. Ma che vita è questa? E la coppia?
La stanchezza e le domande

L'allattamento al seno è stato un incubo. Ho optato per il biberon. Ora mi sento la pecora nera, quella che fa tutto male.
Quando l'allattamento non va 


Ho letto tantissimi libri in gravidanza, bellissimi libri dove mi si parlava di questo neonato bello, sano, che mangia, che dorme, che piange esattamente tot minuti a seconda dei mesi che ha, dell'allattamento che è facilissimo, del rapporto di coppia che torna normale dopo tre mesi, che il tuo corpo torna in forma con l'allattamento, dell'istinto materno che esce fuori appena partorisci...insomma, è tutto facile e naturale. Io a tutti questi scrittori vorrei dire: andate a ca..re! Sto passando mesi d'inferno, mio marito isterico che tra il lavoro e i pianti impazzisce, io che non riesco ad allattare, mi faccio schifo quando mi guardo allo specchio
Le aspettative infrante

Queste parole raccontano una parte della neomaternità, ne mostrano alcuni lati d'ombra, che difficilmente riconosciamo e ci riconosciamo.
Se volete intervenire con i vostri commenti e arricchire di emozioni questo squarcio di mondo, siete le benvenute. Mi raccomando: con rispetto e delicatezza!

6 commenti:

  1. Ciao, ecco la mia esperienza: il mio bimbo ha 40 giorni. Allatto esclusivamente al seno, di notte praticamente non dormo perchè mangia ogni due ore e dopo l'iter ruttino-cambio pannolino-riaddormentamento è già ora di ricominciare. E in più, dopo l'ultima poppata notturma, alle 5 o giù di lì, non mi riesco più a riaddormentare... A volte mi capita di piangere, soprattutto quando mio figlio non è tranquillo. Mi sento impotente, quasi di non farcela e...piango. Mi riconosco nelle parole che scrivi.

    Roberta

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    1. Roberta,
      grazie mille per la tua testimonianza <3
      La sensazione di impotenza, di non essere all'altezza della situazione è una dimensione conosciuta da tantissime mamme. La stanchezza può incidere molto sul nostro umore e sulla fiducia che abbiamo in noi stesse. Le lacrime e il pianto...sono anch'esse espressione di quel meraviglioso e altrettanto difficile percorso che ti porta, giorno dopo giorno, pianti dopo pianti, gioie dopo gioie, a nascere come mamma. E' che spesso le lacrime ci sorprendono, inaspettate...perché diventare mamme, nell'idea che noi stesse ci facciamo, non può essere altro che gioia infinita.
      Il sito Quandonasceunamamma ha appena pubblicato un bellissimo cortometraggio proprio su questo. Ti lascio il link e ti mando un abbraccio: http://vimeo.com/61632539

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  2. E' con fatica che torno con il pansiero a quel periodo. Un periodo in cui mi sono sentita in orbita e per tornare sul pianeta terra mi ci è voluto parecchio tempo. Diverso da ogni altro periodo, unico e delicato e non sempre capito da chi ti sta intorno. Ricordo di aver assunto un atteggiamento di chiusura nei confronti di chi sapevo lontano o diverso nel pensiero rispetto a come la pensassi io, negandomi la possibilità di essere aiutata anche da parenti stretti. Allo stesso tempo ricordo la fame di confronto che avevo con chi poteva viversela e pensarla come me, me in quanto mamma. Non ricordo particolare fatica nel sintonizzarmi sulle richieste di mio figlio, o nella sua gestione, forse proprio grazie al fatto che non avevo permesso che ci fossero interferenze. Ciò che mi costa fpiù atica è pensare a quanto in quel periodo sia cambiato il rapporto di coppia, quel che poteva essere un'occasione di crecita è divenuta un pretesto per scontrarsi, per rinfacciarsi la propria stanchezza e tante altre cose insieme. A distanza di sei anni suonati, rispetto a quel periodo, ci sentiamo in cammino...

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    Risposte
    1. E. è bellissimo il termine "fame di confronto" che hai usato per descrivere il bisogno di confrontarsi con chi sta vivendo la nostra stessa esperienza.
      Grazie per essere tornata indietro con il pensiero e aver condiviso il tuo vissuto, nonostante la fatica dichiarata che questo ha comportato <3

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  3. La mia bimba ha ormai 4 anni e mezzo.
    Il primo anno di vita é stato stupendo, in tuttii sensi, tranne che con il partner.
    Lei dormiva, mangiava sempre e un sacco (ho allattato per un anno), non si é mai ammalata ed era sempre molto tranquilla: merito mio? Credo di sì, anche mio, che in mezzo ad un mare di consigli (sbagliati) e paure (delle altre) inesistenti, sono tranquillamente riuscita a crescerla, praticamente da sola.
    Poi sono rientrata al lavoro e da quel momento sono iniziate le difficoltà, altroché essere stanca!
    Al mattino di corsa al lavoro, a metà pomeriggio di corsa a casa a dare il cambio ad un'amica/babysitter per tirare sera da sola (lui era sempre fuori, a lavorare, così diceva).
    Oggi non rimpiango niente e non mi sento in colpa di nulla perché ho dato (e sto dando) di tutto e di più a mia figlia che, anche grazie all'amore dei nonni (che gentilmente ci ospitano da quando é finita con lui) sta crescendo serena e, soprattutto, intelligente.
    Certo, avessi uno stipendio più alto potrei permettermi una casa, una babysitter, quindi lavorare di più correndo di meno...ma ora come ora non posso, quindi sono sempre di corsa per prendermi cura della mia splendida creatura. E sono stanca, tanto stanca. Rinuncio quasi a tutto per lei e per stare con lei ma va bene così, vale molto di più di un'ora di palestra o di un cinema la mia piccola.
    Forse quello che non va é il lavoro :)

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    Risposte
    1. Sei una mamma straordinaria e la tua bimba lo sperimenta giorno dopo giorno, anno dopo anno. Le tue parole trasmettono la fatica, il peso, la tristezza e la solitudine che hanno accompagnato il periodo successivo alla ripresa del lavoro e, al contempo, la forza e il coraggio che ti hanno portato ad essere dove sei ora. Grazie di cuore

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