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mercoledì 30 maggio 2012

I linguaggi dell'amore - parte seconda

Settimana scorsa abbiamo visto come ciascuno di noi abbia un proprio linguaggio emozionale con cui comunica amore e con cui si sente amato. A volte però nella coppia parliamo lingue diverse e da qui può originarsi una situazione del tipo "serbatoio emozionale vuoto". 

Gary Chapman, l'autore del libro "I 5 linguaggi dell'amore", fornisce una descrizione accurata e ricca di esempi dei diversi linguaggi emozionali e dà indicazioni su come procedere per ripristinare un clima emozionale positivo all'interno delle nostre relazioni affettive: 

1. Il primo passaggio è capire quale sia il nostro linguaggio d'amore principale.

2. Il secondo è individuare la lingua di coloro a cui vogliamo rivolgere il nostro amore: il partner, il figlio, un amico. I linguaggi d'amore entrano infatti in gioco in tutte le relazioni affettive significative.

3. Il terzo ed ultimo passaggio è imparare a parlare la lingua emozionale dell'altro: sperimentarsi, impegnarsi, apprendere insomma una lingua straniera.


Vediamo ora, più nello specifico, i 5 linguaggi dell'amore. Potrete così iniziare iniziare a scoprire quale sia il vostro e quale quello del vostro compagno.

1. Parole di rassicurazione

Questo linguaggio comprende:
  • i complimenti sinceri per qualcosa che facciamo oppure per come siamo: "come sei bella!", "te la sei cavata egregiamente in questa situazione", "mi ha fatto molto piacere che tu abbia lavato i piatti questa sera".  I complimenti, quando costituiscono il linguaggio d'amore vostro o del vostro partner, riempiono il cuore. Se invece non sono il vostro linguaggio d'amore principale cadono un po' nel vuoto. Penso a chi non è abituato a ricevere complimenti e non riesce ad accoglierli!
  • le parole di incoraggiamento. Tutti noi abbiamo un ambito in cui possiamo sentirci insicuri. Se le parole di rassicurazione rappresentano il nostro linguaggio, sentirci infondere coraggio dal partner quando ci troviamo in un momento difficile, di fronte ad una scelta importante o davanti ad un insuccesso, può farci sentire realmente amati nonché spingerci a compiere quelle azioni positive per cui prima ci mancava coraggio.  
  • le parole gentili, "i grazie" detti dopo un gesto carino, o chiedere perdono dopo un litigio, sono altri dialetti del primo linguaggio d'amore. L'amore, dice l'autore, è gentile!
Se questo è la lingua del nostro partner è importante che prestiamo attenzione non solo a cosa diciamo ma a come lo diciamo: il tono, la sincerità, il giusto momento. Ricordiamoci di formulare domande e non pretese: chiediamo, non pretendiamo, e questo porterà a risultati inaspettati. Vi riconoscete in questo linguaggio, o riconoscete in esso quello del vostro compagno? No? Allora andiamo avanti.


2. I momenti speciali

Dedicare momenti speciali a qualcuno significa offrirgli completa attenzione, esserci pienamente per lui. Momenti speciali possono essere:
  • le occasioni in cui si sta insieme facendo qualcosa che esula dalla routine quotidiana: uscire fuori a cena, andare al cinema o ad un concerto, fare una gita fuori porta. Non è importante l'attività in sé, quanto piuttosto il fatto che dedichiamo tempo e attenzione l'uno all'altra, sapendo che a lui/lei piace fare quell'attività.
  • Stare insieme - non solo in termini di vicinanza fisica - in una dimensione in cui il partner vi guarda negli occhi, vi riserva piena considerazione, vi ascolta, c'è per voi.  
  • La conversazione di qualità: cioè un dialogo in cui due persone condividono emozioni, esperienze, pensieri, ascoltandosi reciprocamente senza dare soluzioni, analizzare problemi o esprimere giudizi.  Se voi o il vostro partner usate questo linguaggio è importante dedicare del tempo a parlare. La conversazione di qualità non è però da confondere con le parole di rassicurazione: qui è fondamentale non ciò che diciamo, ma ciò che ascoltiamo. Molte donne si lamentano del fatto che il loro compagno non parla: questo non vuol dire che non parla in assoluto ma che pecca nella conversazione di qualità!

3. I doni

I simboli tangibili dell'amore per alcune persone sono più importanti di altri. I doni possono essere di qualunque forma, grandezza, colore e costo! Per le persone il cui linguaggio d'amore principale è ricevere doni, il costo avrà poca importanza, a meno che non sia molto distante dalle possibilità di chi lo offre. I regali possono essere comprati, trovati o realizzati da chi li dona. Questo è forse il linguaggio più facile da imparare!


4. I gesti di servizio

Cucinare, preparare la tavola, lavare i piatti, passare l'aspirapolvere, mettere a punto l'automobile, cambiare i pannolini al bambino, offrire un passaggio in auto...sono tutti gesti di servizio. Se questo è il vostro linguaggio emozionale molto probabilmente vi sentirete risentite dal fatto che il vostro partner non vi aiuti in casa o con i bambini. 
Parlare il linguaggio dei gesti di servizio vuol dire essere disponibili a compiere qualcosa che l'altro/altra apprezza, a cercare di fargli cosa gradita, a esprimergli il proprio amore compiendo gesti per lui/lei. L'importante è che lo spirito con cui lo facciamo sia positivo, anche quando non ne abbiamo la minima voglia! Questo non vuol dire trasformarsi in zerbini perché uno zerbino è un oggetto. Manipolare una persona facendo leva sul suo senso di colpa (se fossi una brava moglie faresti questo per me!) o costringere intimidendo non è amore. 


5. Il contatto fisico

Abbracciare, baciare, tenere la mano, coccolare, fare sesso... sono tutti modi per comunicare amore in cui il tatto svolge una funzione primaria.  Per alcuni il contatto fisico è il linguaggio emozionale principale, in assenza del quale non si sentono amati. Possiamo vedere questi modi come diversi dialetti di uno stesso linguaggio: per alcune persone potrà essere importante il rapporto sessuale, per altre sarà invece fondamentale ricevere una carezza quando piangono!


Vi siete riconosciuti in uno di questi linguaggi? Avete riconosciuto quello del vostro partner? Bene! Ora è il momento di mettersi in azione. Ricordatevi che, come è possibile apprendere una lingua straniera, così possiamo imparare il linguaggio che farà sentire pieno il serbatoio emozionale del nostro partner. 

Gary Chapman sostiene che l'amore è una scelta che "non cancella il passato ma rende diverso il futuro. Quando scegliamo di esprimere amore in modo attivo nel linguaggio d'amore principale del nostro coniuge, creiamo un clima emozionale in cui possiamo affrontare i conflitti e le carenze del passato". Insomma, se iniziate a cambiare voi e a parlare il linguaggio del vostro partner, molto probabilmente si innescherà un movimento positivo che farà sentire amati entrambi!

Che altro dire se non... leggete il libro che è veramente stimolante e di piacevole lettura!





2 commenti:

  1. mi piace proprio questo libro! grazie per la segnalazione

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  2. Sono contenta che ti abbia stimolato! Non penso che sia la panacea per tutti i mali ma che possa dare un aiuto sì:D E poi c'è una parte interessante sull'uso dei linguaggi emozionali con i bambini!

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